La gestione dei pasti… Questo è uno dei principali motivi del fallimento delle diete!
Ora che è finita la quarantena si torna alla normalità e alla nostra vita frenetica e ritorna il problema della gestione dei pasti.
Io lavoro e devo spesso mangiare fuori casa, come faccio?
Prima di spiegarvi alcuni trucchetti farò una piccola premessa… Ai miei pazienti dico spesso una frase che racchiude tutto
“Sappiate che è la vostra testa che decide quando e se riuscirete a seguire una dieta”
Sapete perché?
Vi rispondo con un’altra domanda; in quarantena quando avevate tutto il tempo che volevate per cucinare e imparare a mangiare lo avete fatto?
Probabilmente no e la risposta potrebbe essere tra queste:
“No, non avevo testa perché è stato un periodo difficile”
“No, avevo troppe tentazioni stando sempre in casa”
E ora? Perché non iniziate a seguire una dieta?
“Come faccio? sono sempre di corsa!”
Se la vostra testa non vuole troverà sempre una scusa per non riuscire a farlo!
Non esistono momenti giusti o momenti sbagliati ma esiste la voglia di cambiare!
Vi ho fatto questa premessa perché la gestione dei pasti è tutto tranne che facile! Costa sacrifici e costanza, ma soprattutto voglia!
Come posso gestire un pasto al giorno fuori casa senza sgarrare dal mio piano alimentare?
Per prima possiamo vedere le diverse soluzioni:
- Portarsi il cibo da casa
- Andare a mangiare nei bar o ristoranti che abbiano un menù con più scelta
- Imparare a gestire i macronutrienti della giornata per far rientrare un pasto diverso dal solito, insomma, essere consapevoli di cosa si sta mangiando
Partiamo ad analizzare i punti
1. Portarsi il cibo da casa
In questo caso si può andare ad agire in modi diversi:
- preparandosi il cibo la sera prima dopo aver mangiato (evitando così di spiluccare mentre si prepara il nuovo pasto)
- portando gli avanzi della cena o del pranzo del giorno prima
- nel weekend preparare più pasti possibili che verranno mangiati durante la settimana (ad esempio la pasta fredda, hamburger fatti in casa cotti e successivamente surgelati nelle monoporzioni)
- consumare pasti veloci da preparare come finocchio e arancia o pomodoro e ricotta (evitate gli insaccati e i cracker che danno ritenzione idrica, spesso li mangiate per non sgarrare ma a volte fate più danni facendo così), nell’inverno si possono consumare i polpettoni o le zuppe
Qui il problema è riuscire a trovare la voglia di gestire la preparazione che spesso manca.
2. Andare a mangiare nei bar o ristoranti che abbiano un menù con più scelta
Questo punto è fondamentale; non cercate scuse solo perché non avete voglia di guardarvi intorno!
Prima di entrare in un bar o in un ristorante leggete il menù che vi propone e guardate se potreste riuscire a consumare un pasto che vi soddisfi ma non vi faccia sgarrare.
Ricordate che un piccolo sgarro quotidiano porta a non ottenere alcun risultato, anche se lo sgarro viene percepito come piccolo.
La quotidianità è ciò che determina le vostre abitudini; purtroppo il 60% della nostra quotidianità è rappresentato dalla vita lavorativa e questo spiega il perché chi non impara a gestire l’alimentazione in questo ambito non riesce a perdere peso.
3. Imparare a gestire i macronutrienti della giornata per far rientrare un pasto diverso dal solito, insomma, essere consapevoli di cosa si sta mangiando
Questo punto l’ho lasciato per ultimo perché credo che sia il punto fondamentale per chi segue una dieta; in altre parole vuol dire imparare a mangiare.
Sapere cosa si sta mangiando e come viene gestito nella giornata è la chiave per capire come perdere peso.
Lo dico sempre ai miei pazienti, voi dovete imparare ad essere consapevoli e imparare a gestirvi la vostra alimentazione da soli.
Il mio lavoro non sta nel creare un piano alimentare che voi dovete seguire alla lettera per perdere peso; il mio lavoro è insegnarvi a mangiare.
Una volta che finiamo il percorso fatto insieme io spero di essere riuscita a farvi capire che il cioccolato a fine pasto, la pasta o il pane non vi fanno ingrassare ma solo se voi sapete come e perché lo avete inserito nella giornata.
Saper gestire la propria alimentazione vi permette di essere in grado di trovare una soluzione ottimale anche nelle condizioni più avverse.
L’alimentazione non si può applicare come un manuale ma bisogna imparare a gestirla.
Oltre alle due opzioni che vi ho dato prima ossia preparare e portarsi dietro il pasto o scegliere dove consumarlo dovete imparare a ragionare su ciò che state mangiando.
Non dovete scegliere solo per golosità, dovete pensare cosa comporterebbe mangiare quel determinato alimento e come andrebbe a variare la gestione dei pasti successivi.
Vi faccio un esempio:
Io sono a dieta e mi ritrovo tutta la giornata fuori per svago come mi devo comportare?
La colazione si fa tassativamente al bar dove tra le opzioni che ho sono:
- biscotti
- focaccine farcite
- brioches
- torte (solitamente crostate o torta margherita)
Io sono golosa e decido di fare la classica colazione con cappuccino e brioches (ovviamente non vuota ma al cioccolato).
Arrivo all’ora di pranzo e nel bar dove mi trovo fanno solo pasta o panini.
Qual’è il problema?
Prima di sedermi non ho guardato cosa offrissero e così mi ritrovo ad aver mangiato nella mia giornata 2 pasti ricchi di carboidrati e solitamente grassi (la brioches e la pasta che solitamente è molto condita o un panino dove ci sono insaccati grassi o bistecche fritte con salse).
Per limitare i danni cerco di prendere una pasta con una quantità più bassa di grassi, magari con un sugo di verdure.
So che molti avrebbero optato per il panino ma io lo eviterei per due motivi:
- Il panino come minimo pesa 100 g mentre la porzione della pasta solitamente nei bar o ristoranti è su 80 g circa
- Nella mia testa il panino non è un pasto completo (quante volte arrivate a cena affamati pensando: “a pranzo ho mangiato solo un panino?”)
Nel pomeriggio se è estate un bel gelato non lo prendi?
Come posso limitare i danni?
Ne scelgo uno alla frutta e senza magari la panna, giusto un qualcosa che rinfreschi ma che non sia pieno di zuccheri e grassi.
Arriviamo quindi alla cena. La domanda che vi dovreste fare è “cosa potrei mangiare in base a ciò che ho mangiato nella giornata?”
La risposta dovrebbe essere proteine e verdura! Sono le due tipologie di alimenti che hanno scarseggiato nella giornata.
Provate anche voi a fare questo giochino e pensare a come:
- limitare i danni,
- gestire l’alimentazione nella giornata
- non eccedere nel consumo di alcuni macro e limitarne completamente l’assunzione per altri.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto ma sopratutto vi sia servito.