Ma quanto deve mangiare mio figlio?

Quante volte vi siete chiesti ” ma quanto deve mangiare mio figlio? sta mangiando abbastanza?

Lo svezzamento è un momento delicato e di totale cambiamento per il vostro bambino!

Cambiano il gusto e la consistenza del cibo e non sempre lo svezzamento procede senza intoppi; alcuni giorni proprio il cibo non va giù e la domanda che ci si pone è sempre la stessa… Avrà mangiato abbastanza?

Proviamo a vedere come fare per capire se il vostro bambino sta mangiando a sufficienza!

La dieta deve assicurare un equilibrio nutrizionale che garantisca la copertura del fabbisogno minimo, evitando al contempo gli eccessi rispetto alle reali necessità alimentari del bambino.

Tenendo presente questi aspetti i genitori possono impostare un’alimentazione equilibrata e indirizzare fin dall’infanzia le abitudini e le scelte alimentari corrette.

La seguente tabella riporta il fabbisogno energetico dalla nascita ai 3 anni in rapporto al sesso.

Età                                0-1 mesi             1 mesi          2-4 mesi            5 m-1 anni               1-3 anni
Maschi  kcal/kg           115                        115                100                      96                            96-94
Femmine kcal/kg        115                        115                100                       96                           96-90

Per aiutarvi vi lascio le Kcal date dai singoli macronutrienti:

  • Carboidrati 4 Kcal per g
  • Lipidi 9 Kcal per g
  • Proteine 4 Kcal per g

Come non esiste una dieta standard adatta a tutti, allo stesso modo non si possono imporre schemi rigidi di svezzamento

Ogni bambino ha le proprie esigenze di crescita e, di conseguenza, fabbisogni energetici e nutrizionali soggettivi.

Per il suo benessere non sono fondamentali gli alimenti, ma i nutrienti che questi apportano: proteine, carboidrati, grassi, vitamine, sali minerali e acqua.

Quindi come devono essere ripartiti i macronutrienti?

Durante il primo anno, l’85-90% delle calorie introdotte viene utilizzato per il mantenimento delle funzioni e per la crescita, mentre solo il 10-15% per l’attività fisica.

Nel secondo semestre le proteine dovrebbero fornire il 10% della quota di energia o comunque mai sopra il 15%, i carboidrati il 45% (possono variare in un range tra il 40 e 45% per poi aumentare verso il secondo anno di età) e i grassi il 45% (questi possono variare tra il 40 e il 50%).

Nel secondo semestre di vita il bambino cresce ancora velocemente ma il suo fabbisogno di proteine risulta modesto se calcolato in percentuale delle calorie totali (10%).

Da evitare, perciò, il rischio di preparare pappe che contengono elevate quantità di proteine non necessarie e, anzi, potenzialmente dannose

Durante lo svezzamento, il latte non scompare dalla dieta del bambino, ma viene integrato con altri alimenti, che ne completano l’apporto nutrizionale.

Pur perdendo il ruolo esclusivo, questo alimento ricco di proteine, carboidrati, grassi e acqua mantiene un posto di primo piano nella dieta: deve coprire almeno il 50% del fabbisogno energetico e il bambino ne consuma mezzo litro al giorno.

E perchè allora non posso sostituire il latte materno con il latte vaccino?

Gli esperti dell’ESPGHAN (Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica) consigliano l’introduzione del latte vaccino al compimento del primo anno d’età in quanto questo, rispetto al latte materno, presenta:

  • un contenuto calorico sovrapponibile;
  • un contenuto proteico e di sali minerali (sodio in particolare) eccessivo per i fabbisogni dei primi 12 mesi;
  • un apporto di proteine troppo alto rischia di indurre un sovraccarico di lavoro nei reni, che sono ancora impreparati a smaltirle in concentrazioni elevate;
  • è elevato il rischio di intolleranza;
  • livelli di ferro simili, ma a bassa assorbibilità, che potrebbero determinare una carenza, con rischio di anemia;
  • un più elevato contenuto di grassi saturi e una quota minore di acidi grassi essenziali e a lunga catena, così importanti per lo sviluppo delle strutture del sistema nervoso;
  • minore apporto di vitamine, in particolare di vitamina D, fondamentale per fissare il calcio nelle ossa, vitamina A, che protegge la pelle e le mucose e rinforza la vista, e vitamina C, che ha un’azione antinfettiva e svolge un ruolo importante per l’assorbimento del ferro.

Per queste caratteristiche è bene non somministrare il latte vaccino prima dell’anno di età.

 

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